Torna al sito

Il dipinto, già attribuito a Paul Brill, è stato restituito a Marten Rijckaert da Sandra Moschini Marconi su suggerimento dell’Istituto olandese di storia dell’arte dell’Aja.

La tela rappresenta una veduta della campagna romana caratterizzata da colline rocciose, disposte come quinte, ad inquadrare una vasta pianura che si disperde nella refrazione progredendo verso l’orizzonte. Il tempio della Sibilla di Tivoli, rappresentato sulla sinistra, dimostra la predilezione dell’artista per scenari naturali ambientati da rovine classiche, probabilmente studiate dal vero in occasione del suo soggiorno romano tra il 1605 e il 1610. Come molti pittori nordici del Seicento, che seguono la tradizione aperta nel Cinquecento dai cosiddetti pittori “romanisti”, Ryckaert è attratto dalla luce meridionale e dai paesaggi italiani in cui è forte la convivenza tra l’elemento naturale e la presenza di testimonianze archeologiche. Il dato reale di partenza è rielaborato in modo fantasioso e la veduta di Tivoli è animata di elementi d’invenzione.