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Una donna riccamente vestita riceve la visita di un angelo, recante un teschio, mentre san Giovanni Evangelista, alla sua sinistra, sembra istruirla. In secondo piano san Giuseppe, con il giglio, e una santa non identificata, solo parzialmente visibile. In cielo è l’apparizione della martire Giustina, forse responsabile della conversione o redenzione della donna. La tela formava un pendant con un’altra opera del pittore, raffigurante il doge Alvise I Mocenigo inginocchiato davanti a Giustina, con una scritta alludente alla vittoriosa battaglia di Lepanto contro i Turchi (1571). Si tratta di ex voto, ovvero di offerte alla divinità per grazia ricevuta o di una promessa da adempiere.