Il bozzetto viene realizzato da Giambattista Tiepolo in occasione del concorso (marzo 1723) indetto per la decorazione della cappella di San Domenico nella chiesa domenicana dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia, del quale sarà poi decretato vincitore il più anziano Giambattista Piazzetta.
Pur essendo un’opera giovanile, si avverte già tutta la potenza espressiva dell’artista, capace di infondere nuova energia e vigore ad uno schema compositivo di consueta teatralità barocca, come si rileva nei grappoli di figure proiettate in fuori e in caduta libera verso lo spettatore. L’opera è percorsa da una significativa impressione di movimento rotatorio che, partendo dagli angeli musici disposti sul bordo inferiore dell’oculo, fortemente scorciati, sale verso l’alto seguendo la nube scura e accompagna l’occhio dell’osservatore fino alla croce sorretta da angeli. In quest’ultimo gruppo si ravvisa una citazione da un’invenzione di Tintoretto (Apparizione della croce a san Pietro, Madonna dell’Orto), autore molto apprezzato per l’intelligenza dimostrata nel concepire figure in movimento.