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In dialogo ideale con le opere di Canova, in una delle sale retrostanti la loggia palladiana, sono esposti alcuni capolavori pittorici del veneziano Francesco Hayez, tra cui l’Aristide, il suo pendant ideale costituito dal Solone e il Rinaldo e Armida. Nella sala trovano collocazione anche La Distruzione del tempio di Gerusalemme e l’intenso Autoritratto del 1878, opere considerate una sorta di testamento spirituale di Hayez. Sono esposti inoltre alcuni saggi pittorici di Giovanni Demin, tra cui l’Aiace ed l’Ercole al Bivio.