L’amore

Ho letto la storia di Orsola raccontata dai teleri di Carpaccio e ne sono rimasto davvero colpito! 

È un racconto toccante, bello che affronta tematiche in cui è ancora possibile rispecchiarsi. 

Venire a conoscenza della storia di Orsola è stata anche un’esperienza di crescita: mi ha dato modo di riflettere soprattutto su come veniva vissuto l’amore al tempo, e in modo particolare su come venne vissuto quello tra la principessa bretone e il principe inglese Ereo. 

Quella dei matrimoni combinati, soprattutto tra aristocratici, era un’usanza ben attestata nel passato che ho avuto modo di studiare a scuola spesso, ma di rado si parla di matrimoni potenzialmente felici e d’amore. Nonostante l’epilogo tragico della storia dei due protagonisti, è stato stimolante vederne lo sviluppo attraverso la vicenda di Orsola. 

La giovane principessa redige una lista di condizioni matrimoniali (alcune delle quali molto stringenti) da sottoporre ad Ereo prima di accettare di sposarsi con lui. 

È come se lo mettesse alla prova ancora prima che la storia d’amore abbia inizio. 

Ereo accetta tutte le condizioni. Questa, è una grande manifestazione d’amore che non mi ha lasciato indifferente! Non so quanti miei coetanei sarebbero disposti a fare altrettanto, io in primis non so se ne sarei capace! Per quanto creda che il sentimento d’amore in sé sia rimasto immutato nei secoli nella sua potenza, forse nei nostri tempi questo stesso sentimento ha dei modi diversi di dimostrazione, sicuramente meno coraggiosi e cavallereschi. La storia di Orsola mi ha davvero affascinato, perché mi ha fatto vedere da un’altra angolazione, distante nel tempo, come un ragazzo più o meno della mia età si potesse comportare con la ragazza di cui era innamorato, quali i sacrifici fosse disposto a fare per lei e le dimostrazioni d’amore di cui poteva essere capace. Non so se tutto questo possa ancora essere applicabile ai nostri giorni, però studiare esempi positivi d’amore come questo aiuta sicuramente ad avere spunti di riflessione sul tema d’amore e le sue manifestazioni. 

Luigi