Torna al sito

Proveniente dalla chiesa delle francescane osservanti di Santa Chiara a Murano, l’opera fu trasferita a Palazzo Reale a Venezia dopo la sua demanializzazione del 1810, quindi a Vienna (Hof Museum) nel 1816 e infine alle Gallerie dell’Accademia dopo la fine della I guerra mondiale (1919). Il tema della Sacra Conversazione è ambientato qui da Cima da Conegliano – che lascia la propria firma sul cartiglio alla base del trono roccioso della Vergine – in uno spazio aperto, dominato da piante e animali dal significato allegorico. Tra queste spicca l’albero di arancio alle spalle del gruppo Vergine-Figlio, i cui fiori simboleggiano la purezza di Maria e i cui frutti rimandano al suo ruolo come nuova Eva. Singolare è la scelta di introdurre sullo sfondo la figura di Giuseppe con l’asino come evocazione del tema iconografico della fuga in Egitto, utile a connotare la scena in senso naturalistico, dove un paesaggio realistico è popolato di uomini, piante e animali, in rapporto reciproco. La destinazione francescana della pala è sottolineata dalla figura di san Ludovico di Tolosa, che rinunciò al trono di Francia per entrare nell’ordine francescano, come pure i frati che si inerpicano per la salita che conduce ad un promontorio dove si riconosce una rocca che evoca il ricordo di Conegliano, città natale del pittore.