Torna al sito

DA COSA NASCE STORIA | Presentazione del progetto

DA COSA NASCE STORIA

 

Mercoledì 17 maggio 2023 | ore 15:30, Sala conferenze

In diretta streaming su YouTube

 

Il progetto DA COSA NASCE STORIA, a cura di Maria Teresa Dal Bò, nasce dalla necessità di mettere in atto nuove strategie per avvicinare il museo alle persone, attraverso le potenzialità aperte dalle tecnologie, anche per superare le difficoltà conosciute nei tempi della pandemia. Accanto alla sperimentazione tecnologica, il progetto si concentra su alcuni processi partecipativi che, accanto alla ricerca e allo studio, propongono modalità di incontro e fruizione dell'arte facendo del museo la sede privilegiata per l’interazione tra cultura, persone e opere. 

Nella consapevolezza, dunque, di agire in un contesto culturale che considera prioritarie le finalità sociali del museo e intendendo la società come protagonista attiva nel determinare le scelte condivise di crescita e benessere, diventa fondamentale riflettere sulle opportunità rinnovate di relazionarsi, conoscere e approfondire le opere, creare possibili connessioni concettuali e disciplinari, in una impostazione museologica che si sta trasformando.

Le Gallerie dell'Accademia di Venezia presentano la piattaforma DA COSA NASCE STORIA e la sua prima sperimentazione con il percorso Universo Orsola | Un amore impossibile? dedicato alle Scuole secondarie di secondo grado. 

Si invitano colleghi, ricercatori, studiosi, educatori e professionisti di musei, fondazioni, istituzioni e associazioni culturali a condividere le riflessioni sulle opportunità delle trasformazioni digitali.

Si invitano inoltre creativi, sviluppatori, esperti di tecnologie a conoscere il prototipo della piattaforma e le sue potenzialità.
 

Si potrà accedere all'evento a partire dalle ore 15.00. La partecipazione in presenza è aperta al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili. 

 

SCOPRI QUI LA PIATTAFORMA

 

 

Da "Il diario di Orsola"

This is output from ExampleAllNodes

Da "Il diario di Orsola"

Caro diario, 

sono nella mia stanza, con indosso quell’abito azzurro che mi piace tanto, mentre fisso quella Madonna con Bambino appesa alla parete. Sono abbastanza in ansia e preoccupata perché mio padre mi ha appena dato una notizia che ci ha lasciati entrambi piuttosto sconvolti. Lui era proprio qui accanto a me, un po’ agitato e pensoso, con la testa appoggiata alla mano. Con la voce tremante mi ha detto di aver ricevuto una lettera in cui c’era scritto che un principe inglese, un certo Ereo, credo, vorrebbe sposarmi. Ma io, questo ragazzo, non l’ho neanche mai visto! Mio padre sembrava molto preoccupato quando abbiamo parlato e lo capisco: questo principe è pagano! Come potrebbe mai funzionare la nostra unione quando io avevo già deciso di votare la mia vita a Dio? Posso davvero sposare quest’uomo? Non lo so, in realtà. Ho però provato a tranquillizzare mio padre, dicendogli di non preoccuparsi e che, se questo fosse stato davvero il suo volere, io avrei acconsentito al matrimonio. Che altro avrei potuto fare? Queste cose sono sempre complicate e, purtroppo, io non posso farci niente. E neanche mio padre, che è il re di Bretagna: il re d’Inghilterra è un uomo che incute molto timore ed è talmente potente che non si può rifiutare una sua proposta, soprattutto una così importante. Quindi sì, avrei sposato Ereo ma solo a delle condizioni che non sarebbe stato possibile discutere! Il mio futuro marito dovrà convertirsi al Cristianesimo e dovrà partire con me per Roma, dove il Papa ci darà la sua benedizione. Inoltre, non voglio fare questo lungo pellegrinaggio da sola e voglio essere accompagnata da altre dieci compagne e, al seguito di ognuna di noi, altre mille. Ecco, questi sono tutti punti che andranno rigorosamente scritti nella lettera di risposta da mandare in Inghilterra. Magari, viste tutte queste condizioni, il principe cambierà idea e non mi vorrà più sposare. Confesso di essere comunque preoccupata per ciò che mi aspetta e non so se sarò all’altezza di quello che verrà dopo ma per il momento non posso fare altro che aspettare quella risposta che forse cambierà la mia vita per sempre.

A presto,

Orsola

Stefano

Caro diario,