Affinità elettive

Affinità Elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti

⚠️ ATTENZIONE: dal 19 al 22 giugno la Casa dei Tre Oci sarà chiusa al pubblico ⚠️

Per motivi indipendenti dalla volontà di questo museo, si informa che il 19, 20, 21 e 22 giugno la Casa dei Tre Oci sarà chiusa al pubblico. Sarà possibile accedere alla mostra Affinità elettive alla Casa dei Tre Oci il 23 giugno, semplicemente esibendo il biglietto d'acquisto delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.

 

⚠️ ATTENTION: between June 19th and 22nd the Casa dei Tre Oci will be closed to the public ⚠️


For reasons beyond the control of this museum, it is advised that on 19, 20, 21 and 22 June the Casa dei Tre Oci will be closed to the public. It will be possible to access the exhibition Affinità elettive at the Casa dei Tre Oci on 23 june, simply by showing the purchase ticket from the Gallerie dell'Accademia di Venezia.

 

Le Gallerie dell'Accademia e il Museum Berggruen annunciano la mostra Affinità elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti. Opere dal Museum Berggruen - Neue Nationalgalerie in dialogo con i capolavori delle Gallerie dell'Accademia, dal 24 marzo al 23 giugno 2024, per la prima volta in Italia, le opere saranno esposte alle Gallerie dell'Accademia di Venezia e alla Casa dei Tre Oci, la nuova sede del Berggruen Institute Europe.

 

Sarà possibile ammirare una selezione di quadri e disegni del Museo Berggruen di Berlino: più di 40 straordinarie opere di Picasso, Matisse, Klee, Giacometti e Cézanne dialogheranno con Giorgione, Sebastiano Ricci, Pietro Longhi, Giambattista Tiepolo e Canova, i capolavori delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.

 

L'esposizione è a cura di Giulio Manieri Elia e Michele Tavola, direttore e curatore delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, e Gabriel Montua e Veronika Rudorfer, direttore e curatrice del Museum Berggruen di Berlino, uno dei più importanti istituti statali europei di arte moderna, che prende il nome dal collezionista tedesco Heinz Berggruen (1914-2007).

Non è un caso se il titolo scelto per la mostra è Affinità elettive a evocare e sottolineare il potenziale che scaturisce dall'incontro di queste due importanti collezioni. Il titolo è ispirato al famoso romanzo di Johann Wolfgang Goethe, scrittore che trascorse alcuni mesi a Venezia durante il suo viaggio dalla Germania in Italia.

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P. Klee - Red-Gradation
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P. Cézanne - Young Girl with Loose Hair

Alle Gallerie dell'Accademia

16 opere provenienti dal museo berlinese saranno integrate nel percorso permanente, invitando i visitatori a scoprire i capolavori in una sorta di caccia al tesoro. L'incontro tra due collezioni molto diverse tra loro – quella della più grande pittura Veneta delle Gallerie e quella di opere moderniste di Heinz Berggruen – darà vita a stimolanti spazi di dialogo.

Tra gli accostamenti più suggestivi vale la pena segnalare due capolavori assoluti: il Ritratto di Dora Maar realizzato da Picasso accostato a La Vecchia di Giorgione, opere molto diverse ma entrambe riguardanti una relazione intima con il ritrattista. Inoltre due studi di Picasso per Les Demoiselles d'Avignon esposti accanto a una serie di bozzetti di Tiepolo: se da un punto di vista formale le differenze sono enormi, molti sono gli stimoli e le interpretazioni che vengono offerti al visitatore. O ancora, in dialogo tra loro, i due grandi scultori Giacometti e Canova.

Alla Casa dei Tre Oci

Il percorso espositivo prosegue sull'isola della Giudecca, nella nuova sede del Berggruen Institute Europe, aperta per la prima volta al pubblico dopo il restauro. Finalmente dopo mesi di chiusura il palazzo neogotico, progettato come casa e studio dall'artista Mario de Maria e costruito nel 1913, sarà fruibile diventando un luogo di studio e confronto internazionale ospitando mostre, workshop e simposi. Qui si potranno ammirare 4 opere su carta della collezione grafica delle Gallerie dell'Accademia e 26 provenienti dal Museum Berggruen: acquerelli e opere su carta di Klee, Picasso, Cézanne e Matisse.

 

Il dialogo tra le opere delle due collezioni è il fil rouge della mostra, permettendo ai visitatori di scoprirle seguendo il proprio percorso individuale. Iconografie e soggetti simili per vicinanza di forme e colori, creano infatti un effetto imprevedibile se ammirati insieme.

 

Biglietti e altre informazioni

⚠️ ATTENZIONE: dal 19 al 22 giugno la Casa dei Tre Oci sarà chiusa al pubblico ⚠️

Per motivi indipendenti dalla volontà di questo museo, si informa che il 19, 20, 21 e 22 giugno la Casa dei Tre Oci sarà chiusa al pubblico. Sarà possibile accedere alla mostra Affinità elettive alla Casa dei Tre Oci il 23 giugno, semplicemente esibendo il biglietto d'acquisto delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.

 

⚠️ ATTENTION: between June 19th and 22nd the Casa dei Tre Oci will be closed to the public ⚠️
For reasons beyond the control of this museum, it is advised that on 19, 20, 21 and 22 June the Casa dei Tre Oci will be closed to the public. It will be possible to access the exhibition Affinità elettive at the Casa dei Tre Oci on 23 june, simply by showing the purchase ticket from the Gallerie dell'Accademia di Venezia.

Biglietti e prenotazioni.

Il biglietto consente un singolo accesso ciascuna delle sedi della mostra (Gallerie dell'Accademia e Casa dei Tre Oci). Si può accedere alla seconda sede entro 48 ore dall'acquisto del biglietto.

 

Scopri la nostra offerta di visite guidate per le scuole e per tutti gli altri visitatori.

Per visite guidate esclusive invia una mail a [email protected]

UFFICIO STAMPA AFFINITÀ ELETTIVE

CASADOROFUNGHER Comunicazione

Elena Casadoro Kopp | Tel. +39 334 8602488 | [email protected] 

Francesca Fungher | Tel. +39 349 3411211 | [email protected]

Chiara Carraro | Tel. +39 3278945115 | [email protected]

Francesca De Pra | Tel. +39 345 2535925 | [email protected]

 

International press enquiries

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Jeanette Ward | +44 7729 930 812 | [email protected] 

 

Ufficio stampa Gallerie dell'Accademia

Marsilio Arte | [email protected]

 

Ufficio stampa Berggruen Insitute Europe

[email protected]

Anton Maria Zanetti di Alessandro: storia, contesti e fortuna della Pittura veneziana (1771)

Giovedì 22 febbraio 2024, ore 17.00

In collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari di Venezia, le Gallerie sono liete di presentare il volume Anton Maria Zanetti di Alessandro: storia, contesti e fortuna della Pittura veneziana (1771), a cura di Paolo Delorenzi, Paolo Pastres e Chiara Piva ed edito nel 2023 da Agorà & Co.

A seguito dei saluti del direttore delle Gallerie dell'Accademia Giulio Manieri Elia e alla presenza dei tre curatori del volume, interverranno Linda Borean (Università degli Studi di Udine) e Stefania Ventra (Università Ca' Foscari di Venezia).

Sarà possibile accedere gratuitamente dalla biglietteria a partire dalle ore 16.30 e fino a esaurimento dei posti disponibili.

Willem de Kooning e l'Italia

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Willem de Kooning, uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del ventesimo secolo, sarà il protagonista della grande esposizione Willem de Kooning e l'Italia nello spazio dedicato alle mostre temporanee alle Gallerie dell'Accademia di Venezia.

La mostra, in concomitanza con la 60° Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, apre al pubblico il 17 aprile 2024 e sarà visitabile fino al 15 settembre 2024. È il primo progetto espositivo che analizza i due periodi che de Kooning ha trascorso in Italia, nel 1959 e nel 1969, e il profondo impatto che hanno avuto sul suo lavoro. Il percorso riunisce circa 75 opere ed è la più grande retrospettiva dell'artista mai organizzata in Italia.

I curatori Gary Garrels e Mario Codognato approfondiranno, come mai è stato fatto, l'influenza italiana sui successivi dipinti, disegni e sculture di de Kooning in America. L'effetto prolungato di questi due periodi creativi è testimoniato da una straordinaria selezione di opere che spaziano dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta.

«Siamo convinti che proporre de Kooning alle Gallerie dell'Accademia sia un'occasione unica in primis per l'importanza dell'artista, in secondo luogo per il tema e la speciale connessione con l'Italia che ci è cara e vicina» ha detto Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell'Accademia. «Aggiungerei che, dopo la morte di de Kooning, le sue opere sono state esposte in Italia solo di rado: l'ultima mostra dedicata al suo lavoro risale a diciotto anni fa. Notevole, infine, è stata la qualità della selezione dei curatori circa le 75 opere che rappresentano la dimensione dei periodi più espressivi di de Kooning».

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Willem de Kooning - Untitled (Rome)

Untitled (Rome), 1959, ink on paper, 40 x 30 inches (101,6 x 76,2 cm)
The Renee & Chaim Gross Foundation, New York / © 2024 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

La mostra comprenderà una selezione dei grandi e suggestivi disegni Black and White Rome che de Kooning realizzò durante la sua prima lunga permanenza nella capitale nel 1959. I lavori saranno esposti insieme a opere della fine degli anni Cinquanta, eseguite poco prima del suo viaggio in Italia.

Per la prima volta si vedranno insieme Door to the River, A Tree in Naples e Villa Borghese, tre dei più noti Pastoral Landscapes, dipinti a New York nel 1960 dove è evidente il ricordo persistente del viaggio in Italia. Questa sezione comprende anche grandi quadri figurativi dipinti a metà degli anni Sessanta che hanno aperto la strada al suo interesse per la scultura.

Uno spazio sarà dedicato alla scultura con tredici piccoli bronzi realizzati da de Kooning a Roma. Le opere sono il risultato dei primi esperimenti dell'artista con la creta che, tra il 1972 e il 1974, una volta tornato a New York, lo porteranno a produrre un nuovo nucleo di sculture. Sulle pareti circostanti si potranno ammirare i quadri figurativi dipinti nello stesso periodo, accanto a grandiosi dipinti astratti realizzati successivamente dal 1975 al 1977.

La mostra mette anche in dialogo pittura e scultura con i disegni degli anni Sessanta e Settanta: tra le opere di maggior rilievo ci sono quattro disegni a inchiostro realizzati da de Kooning a Spoleto nel 1969, presentati accanto a una selezione complementare di disegni intimi, gestuali, concettualmente correlati con le sculture. Sono i disegni relativi al periodo in cui de Kooning frammenta la figura, lasciando spazi vuoti a fare da contraltare alle sue linee vigorose.

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Willem de Kooning - Untitled #12

Untitled #12, 1969, bronze, 7 ½ x 9 ¼ x 5 ¾ inches (19,1 x 23,5 x 14,6 cm)
Raymond and Patsy Nasher Collection, Nasher Sculpture Center, Dallas / © 2024 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

Il percorso, progettato in collaborazione con lo studio UNA/FWR associati e diretto dall'architetta Giulia Foscari, si chiude con una selezione degli ultimi dipinti di de Kooning risalenti agli anni Ottanta in cui la forma tridimensionale è trasfigurata in una poesia nuova, astratta. In questi dipinti i riferimenti figurativi sono minimi, caratterizzati da tonalità sul bianco controbilanciate da fasce e superfici di colore brillante. Sono tra le opere più sublimi dell'artista, nelle quali risuona l'eco dello stile barocco.

«Willem de Kooning per creare il suo lessico personale ha attinto alla coralità di stimoli della vita quotidiana, come la luce e il movimento» spiegano i curatori Gary Garrels e Mario Codognato. «L'impatto di ogni esperienza visiva poteva offrire o generare un’idea per realizzare un nuovo disegno o dipinto. Osservando come le sue New York ed East Hampton abbiano influenzato le sue opere, si ha l'impressione che lo stesso sia capitato a Roma, dando vita a una Gestalt di scorci. Durante i viaggi formativi in Italia, de Kooning ha arricchito il suo linguaggio e rielaborato un nuovo modus operandi attraverso l'approfondimento dell'arte classica italiana e il lavoro dei suoi nuovi amici artisti italiani».

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Willem de Kooning - Pirate (Untitled II)

Pirate (Untitled II), 1981, oil on canvas, 88 x 77 inches (223,4 x 194,4 cm)
Museum of Modern Art, New York. Sidney and Harriet Janis Collection Fund, 1982 / © 2024 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

La mostra è presentata in collaborazione con The Willem de Kooning Foundation, fondazione privata che gestisce il patrimonio dell'artista e promuove lo studio e la valorizzazione della sua vita e della sua opera attraverso ricerche, mostre e programmi educativi. «La Fondazione è lieta di collaborare con le Gallerie dell'Accademia per presentare questa importante mostra che ci permette di condividere l'eccezionale visione di Willem de Kooning e dei curatori con un'ampia e variegata comunità internazionale» ha detto Amy Schichtel, direttrice esecutiva della Fondazione Willem de Kooning. «Questa mostra ci offre la straordinaria opportunità di presentare nuove ricerche e approfondimenti che andranno ad arricchire l’esperienza delle migliaia di visitatori, nazionali e internazionali. De Kooning è uno dei grandi innovatori americani e, come tale, riteniamo che la sua storia di continue sfide sia di vitale ispirazione per molti artisti contemporanei, studenti e giovani».

Willem de Kooning in his East Hampton Studio, New York, 1971. Photograph by Dan Budnik © 2024 The Estate of Dan Budnik. All Rights Reserved.jpg

Willem de Kooning in his East Hampton Studio, New York, 1971, photograph by Dan Budnik 
©2024 The Estate of Dan Budnik. All Rights Reserved / Artwork © 2024 The Willem de Kooning Foundation, SIAE

Note biografiche

Willem de Kooning (1904, Rotterdam, Paesi Bassi - 1997, East Hampton, Stati Uniti) è stato uno dei principali artisti del ventesimo secolo. Nel 1948 riceve l'approvazione della critica con una mostra personale di dipinti a olio e smalto, astratti e densamente lavorati, tra cui i suoi celebri dipinti in bianco e nero.
Poco dopo, nel 1950, de Kooning completa Excavation, un'opera astratta in grande scala e probabilmente uno dei dipinti più importanti del ventesimo secolo. L'opera venne scelta, tra le altre, per rappresentare gli Stati Uniti alla 25° Biennale di Venezia (3 giugno - 15 ottobre 1950), la prima delle sei Biennali a cui partecipa de Kooning (1950, 1954, 1956, 1978, 1986 e 1988).

Pittore anticonformista che rifiuta le comuni norme stilistiche operando una dissoluzione del rapporto tra primo piano e sfondo, de Kooning usa la pittura per creare gesti emotivi e astratti. Dalla fine degli anni Quaranta all'inizio degli anni Cinquanta, insieme ai suoi contemporanei, viene in diverse occasioni etichettato come «action painter», «espressionista astratto» o semplicemente della «Scuola di New York».
De Kooning è uno dei pochi artisti innovativi al quale si deve, negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, lo storico spostamento del centro dell'avanguardia artistica da Parigi a New York.

De Kooning è stato insignito di numerosi riconoscimenti nel corso della sua vita, tra cui la Presidential Medal of Freedom nel 1964, negli Stati Uniti.

Le sue opere sono state esposte in innumerevoli mostre e fanno parte delle collezioni permanenti di molte delle più importanti istituzioni artistiche del mondo, come la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la Tate Modern di Londra, il Museum of Modern Art di New York, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il Metropolitan Museum of Art di New York, l'Art Institute di Chicago, lo Smithsonian Institution's Hirshhorn Museum & Sculpture Garden di Washington, la National Gallery of Art di Washington, e la National Gallery of Australia di Canberra.
Le principali pubblicazioni sono state realizzate da Gabriella Drudi, John Elderfield, Gary Garrels, Thomas Hess, Harold Rosenberg, Richard Shiff e Judith Zilzcer.

Biglietti e altre informazioni

Il titolo d'acquisto consente l'accesso sia alla mostra che alla collezione permanente del museo.

Biglietti e prenotazioni.

 

Si avvisano i visitatori che all'ingresso della mostra il personale del museo effettuerà il controllo di borse e zaini per coloro che non li avranno precedentemente depositati nei guardaroba posti all'ingresso del museo.

 

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Contatti stampa

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Maria Bonmassar, Veronica Vendrella | [email protected] | + 39 335 490311

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Ufficio stampa Gallerie dell'Accademia

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