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ESPOSIZIONE E CONSERVAZIONE DEL DISEGNO

Le ragioni di tutela impongono di conservare il disegno in un ambiente protetto dalla luce e con un costante controllo dei valori microclimatici. Per tali ragioni i disegni e le stampe non sono esposti in modo permanente.

LA CADUTA DI FETONTE

Si tratta di una delle tre versioni de La caduta di Fetonte, probabilmente la seconda in sequenza cronologica tra quella del British Museum e quella della Royal Collection di Windsor, eseguita da Michelangelo Buonarroti nel 1533 (un’interpretazione più discutibile la data negli anni Venti) per l’amico Tommaso de’ Cavalieri e divenuta molto famosa perché ripetuta in varie incisioni. Il ciclo per il soggetto mitologico divenne uno studio a più riprese testimoniando un processo esecutivo con diverse soluzioni. Michelangelo inviò gli schizzi all’amico affiancati da scritte autografe per chiedergli approvazione: una volta ottenuta, l’artista probabilmente realizzò il disegno oggi conservato a Windsor, più grande e incomparabile per finitezza grafica rispetto agli altri. La caduta di Fetonte raffigura l’episodio mitologico tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, in particolare quello legato alla fine del giovane. Zeus, in posizione frontale e quasi toccando il carro con il piede, scaglia un fulmine contro il superbo Fetonte che aveva osato spingersi verso il cielo. Il giovane piomba verso il basso insieme al cocchio solare e ai cavalli, avvinghiati a coppie. Nonostante la caduta, la raffigurazione di Fetonte non interferisce mai con il posizionamento dei destrieri, se non nelle mani. La rappresentazione allinea sullo stesso asse verticale Zeus, Fetonte e in basso Eridano, il fiume Po, che quasi speculare a Fetonte si atteggia ad accoglierlo. In basso, accanto a Eridano, troviamo Cygnus e le tre Eliadi, rispettivamente amico e sorelle di Fetonte. Nel disegno sono chiare le tre parti del dramma: in alto la causa, al centro l’effetto, in basso le conseguenze dell’effetto. La caduta di Fetonte diviene simbolo del fato e suggerisce anche un riferimento autobiografico dell’amore di Michelangelo per il Cavalieri. Zeus fulminante è da considerarsi preparatorio del Cristo che giudica nell’affresco della Cappella Sistina. Le figure schizzate sul verso, emerse con lo stacco dei controfondi, potrebbero essere idee per Fetonte o per la prima figura a destra delle Eliadi. Il foglio è corredato da scritta autografa oggi abrasa e poco leggibile “lo retracto el meglio ch[e] o saputo io pero ui rimando il uostro perché ne son[?] seruo uostro che lo ritraga un altra volta”. Il gruppo posizionato a terra, data la diversa qualità del tratto, sembra essere stato realizzato in un secondo momento, probabilmente in tempi più vicini all’ideazione del Giudizio Universale.

AVVISO

A causa dei lavori di restauro in corso, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe è temporaneamente chiuso alla consultazione fino a data da definire.

Due to ongoing restoration work, the Prints and Drawings Cabinet is temporarily closed for consultation until a date to be defined.