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LE GALLERIE DELL'ACCADEMIA DI VENEZIA RIAPRONO AL PUBBLICO CON UNA SORPRESA SPECIALE

Dopo oltre due mesi di chiusura, martedì 26 maggio le Gallerie dell'Accademia di Venezia riaprono nuovamente al pubblico, tra i primi musei italiani a riprendere l'attività. Ad accogliere i visitatori una sorpresa straordinaria: l'esposizione della Pala di Sant'Anna di Jacopo Bassano del 1541, che torna a casa dopo oltre un secolo. Un'iniziativa speciale che s'inserisce all'interno del più ampio progetto di valorizzazione dell'arte veneta.

In un momento così difficile per il sistema culturale nazionale, sostieni il Museo e scopri la più importante collezione di pittura veneta del mondo. Acquista la Card annuale e partecipa alla vita delle Gallerie a tempo pieno grazie a un accesso illimitato e preferenziale, ricevi gli inviti alle inaugurazioni e alle lectures.

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Le card acquistate prima della chiusura museale saranno valide per due mesi ulteriori rispetto alla scadenza prevista.

 

INFORMAZIONI UTILI
Il Museo sarà regolarmente aperto, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, dal martedì alla domenica dalle ore 8.15 alle ore 19.15, con chiusura settimanale il lunedì.

 

La Pala di Sant'Anna di Jacopo Bassano

Da Ponte Jacopo Detto Bassano, Sant'Anna in trono con la Vergine bambina e i santi Girolamo e Francesco, olio su tela, cm 147 x 103, cat 1041. Credit © Musei Civici Bassano del Grappa, “Su gentile concessione dei Musei Civici di Bassano del Grappa”
Ph. Da Ponte Jacopo Detto Bassano, Sant'Anna in trono con la Vergine bambina e i santi Girolamo e Francesco, olio su tela, cm 147 x 103, cat 1041. Credit © Musei Civici Bassano del Grappa, “Su gentile concessione dei Musei Civici di Bassano del Grappa”. Fotografo: Luigi Baldin Fotografo d’arte – Treviso, Anno: 2011

 

La straordinaria Sant'Anna in trono con la Vergine bambina e i santi Girolamo e Francesco, conosciuta come Pala di Sant'Anna, è stata realizzata da Jacopo da Ponte, detto Jacopo Bassano, nel 1541.

L'opera, dipinta per i Riformati di Asolo e facente parte della collezione delle Gallerie dal 1812, è stata ceduta in deposito alla fine dell’Ottocento alla chiesa parrocchiale di Sossano e successivamente, dal 1956, al Museo civico di Bassano del Grappa. La decisione di riportare a casa il dipinto, dopo oltre un secolo di assenza, è stata motivata dal riallestimento, in una fase ormai avanzata di elaborazione progettuale, della sezione dedicata alla pittura veneta del Cinquecento, nelle sale attualmente in corso di restauro e adeguamento impiantistico.

La pala verrà esposta temporaneamente nella sala XXIII, ovvero nell’ex chiesa di S. Maria della Carità, per poi essere trasferita, dopo un intervento di manutenzione, in una sala interamente dedicata alla produzione di Jacopo Bassano, che verrà inaugurata nel prossimo autunno insieme ad altri ambienti espositivi dell’ala palladiana. La presenza di questo dipinto risulta fondamentale per documentare la fase giovanile del pittore, caratterizzata da un linguaggio composito in cui l’influenza della pittura di Pordenone, da poco uscito dalla scena veneziana, si mescola alle prime sperimentazioni manieriste, che caratterizzeranno la produzione degli anni Quaranta, e alle suggestioni del naturalismo della scuola lombarda. Si tratta, quindi, del recupero di un tassello importante della produzione di Jacopo Bassano, che non era per nulla rappresentato nella pur ricca collezione di opere del pittore in possesso delle Gallerie, tutte appartenenti a una stagione diversa e più avanzata del suo percorso artistico.

 

Nuove modalità di visita al museo

Per far fronte all'emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, abbiamo predisposto nuove semplici modalità comportamentali da adottare in museo. Sperimenteremo assieme questo protocollo e vi chiediamo di farci conoscere la vostra esperienza diretta per migliorare il percorso di visita.

Ecco dunque le principali indicazioni per attenerci alle norme di sicurezza:

l'ingresso in museo sarà contingentato e sarà necessario indossare la mascherina durante la permanenza all’interno del museo, rispettando una distanza interpersonale di due metri. Saremo invitati a disinfettare mani o guanti in ingresso con del gel a disposizione e comunque a lavarci spesso le mani con acqua e sapone. Davanti all'ingresso dovremo disporci in modo distanziato in attesa del segnale dello staff per entrare. Infine, si ricorda che non potranno accedere persone con una temperatura corporea superiore ai 37,5° C.​

Rispettando questi semplici accorgimenti, si potrà godere del museo e delle collezioni in sicurezza e in salute! Anche perché, lo ricordate? Il museo fa bene!

 

Modalità e accorgimenti per la visita del museo