L’autografia del dipinto, messa in dubbio nei primi cataloghi del museo, è stata convincentemente riconosciuta da Sandra Moschini Marconi che ha ipotizzato possa essere da identificare con il dipinto (inciso da P. Monaco) documentato nel 1763 in casa di Giovanni Boschi a Venezia.
In un terreno roccioso ed irregolare, stagliate su un fondo di cielo azzurro colmo di nuvole, sono tre donne: una seduta ai piedi di un albero, con bambino in braccio, e altre due impegnate a mungere. Il carattere bucolico della scena è supportato da una gamma cromatica fatta di tonalità brune, ravvivata da alcuni brani di colore accesso, come il rosso e l’azzurro. Si tratta di uno dei tipici paesaggi di gusto italianizzante che hanno reso l’artista uno dei massimi rappresentanti di questo genere. Il paesaggio italiano esercita una notevole attrazione per gli artisti fiamminghi del XVII secolo che scendono nella penisola, come nel caso di Berchem, per studiarne dal vivo le vedute. Il tema pastorale, reso con intonazione arcadica, ricorre con particolare frequenza nella produzione dell’artista.