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Le Gallerie dell'Accademia di Venezia presentano una grande mostra retrospettiva di Anish Kapoor, l'artista britannico famoso per aver sperimentato i limiti e la materialità del mondo visibile attraverso opere che trascendono la loro oggettività e sollecitano lo spettatore ad interagire emotivamente. Un'altra sede prestigiosa, lo storico Palazzo Manfrin nel sestiere di Cannaregio, completa questa rassegna con un'ulteriore importante selezione di opere di grandi dimensioni e che sfuggono a ogni definizione tradizionale.

Curata dallo storico dell'arte Taco Dibbits, Direttore del Rijksmuseum di Amsterdam, questa mostra rappresenterà l'intera gamma visionaria della pratica di Kapoor, la sua sensibilità pittorica e la sua abilità scultorea.

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Gallerie dell’Accademia di Venezia (ph. Luca Zanon)

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Palazzo Manfrin (ph. Luca Zanon)

La mostra alle Gallerie dell'Accademia

Alle Gallerie dell'Accademia Anish Kapoor presenta una serie di lavori fondamentali, dalle sculture degli esordi eseguite col pigmento, come 1000 Names, alle opere sul vuoto, fino a sculture mai viste prima create con il Kapoor Black, un materiale nanotecnologico innovativo, una sostanza talmente scura da assorbire più del 99,9% della luce visibile.

La pelle dell'oggetto come velo tra il mondo interno ed esterno ha sempre rappresentato un aspetto cruciale nella pratica dell'artista, e qui alle Gallerie dell'Accademia le sculture realizzate con Kapoor Black trasportano questa dinamica in un territorio radicalmente nuovo, in forme che appaiono e scompaiono davanti ai nostri occhi. In queste opere Kapoor ripropone il motivo della piega nella pittura rinascimentale come un segno dell'essere: attraverso la cancellazione del contorno e del bordo ci viene offerta la possibilità di superarlo.

Forze misteriose emergono attraverso un'altra serie di opere nere, che penetrano nelle pareti del museo, esplorando ulteriormente l'oscurità come una realtà fisica e psichica. Accanto a queste opere straordinarie si espongono per la prima volta i dipinti più recenti di Kapoor, instaurando un dialogo dinamico sia con la collezione storica d'arte delle Gallerie, sia con il suo stesso linguaggio scultoreo.

Il motivo della pelle e della piega viene ulteriormente esplorato attraverso la spettacolare Pregnant White Within Me (2022), un gigantesco rigonfiamento che dilata l'architettura dello spazio espositivo, suggerendo una ridefinizione dei confini tra corpo, edificio ed essere. Kapoor commette vari atti sacrileghi sparando sulle pareti e modificando il tessuto stesso delle Gallerie.

La mostra a Palazzo Manfrin

Questa seconda sede della mostra di Anish Kapoor inizia con la nuova monumentale opera Mount Moriah at the Gate of the Ghetto (2022), sporgente dal soffitto dell'androne e creata appositamente per gli spazi parzialmente rinnovati di Palazzo Manfrin. Questa massa grondante di silicone e vernice guida i visitatori attraverso un dedalo di stanze caratterizzate da un trittico di pitture in silicone ugualmente ribollenti, Internal Objects in Three Parts (2013–2015), oltre che da molte opere cruciali nella lunga e prestigiosa carriera di Kapoor, tra cui l'iconica opera sul pigmento White Sand Red Millet Many Flowers (1982)

Il percorso continua con una serie di opere specchianti che capovolgono e distorcono le aspettative dello spettatore su ciò che si riflette. Paradiso, inferno, terra e mare sono tutti evocati, mescolati e capovolti in opere meccanizzate di grandi dimensioni come le acque vorticose rosse di Turning Water Into Mirror, Blood Into Sky (2003) e Destierro (2017), in cui un caterpillar interamente blu trasporta tonnellate di terra rossa in un'epica azione di sovvertimento. Il colore per Kapoor è una condizione che immerge lo spettatore nel peso della sua saturazione, consentendo di mettere in atto il suo potenziale di trasformazione. Le gradazioni della luce veneziana entrano in gioco attraverso opere eteree e geometriche scolpite nell'alabastro naturale, mentre il pigmento blu laguna dei primi emisferi vuoti di Kapoor presenta un territorio di meditazione.

Nelle altre sale si riallacciano i temi presenti alle Gallerie dell'Accademia, con momenti di spiritualità e riti di passaggio espressi nel linguaggio visivo unico di Kapoor. Tutte le strade portano all'installazione centrale di un sole che tramonta (o sorge), che aleggia su una massa di cera rossa esangue mentre si aggrega sul pavimento del palazzo, sommergendo questo edificio storico nella sostanza primordiale della vita e della morte.

Sponsor

La mostra è organizzata in collaborazione con Anish Kapoor Studio e Lisson Gallery, con il supporto di Galleria Continua, Galleria Massimo Minini, Kamel Mennour, Kukje Gallery, Regen Projects e SCAI The Bathhouse.
 
Con il sostegno di LG OLED.
 
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio con saggi di: Gil Andijar; Homi K.Bhabha; Linda Borean; Giuseppe Civitarese; Mario Codognato; Waldemar Januszczak; Norman Rosenthal; Carlo Rovelli e Michele Tavola.

Anish Kapoor

Anish Kapoor è considerato uno degli artisti più influenti del nostro tempo. Nato a Mumbai, in India, nel 1954, ora vive e lavora a Londra. Le sue opere sono esposte nelle più importanti collezioni permanenti e nei musei di tutto il mondo, dal Museum of Modern Art di New York alla Tate di Londra; alla Fondazione Prada di Milano; ai Musei Guggenheim di Venezia, Bilbao e Abu Dhabi. Recenti mostre personali si sono tenute alla Modern Art, Oxford (2021); Houghton Hall, Norfolk (2020); Pinakothek der Moderne, a Monaco, in Germania (2020); al Central Academy of Fine Arts Museum and Imperial Ancestral Temple di Pechino (2019); Fundación Proa, Buenos Aires (2019); Serralves, Museu de Arte Contemorânea, di Porto, Portogallo (2018); University Museum of Contemporary Art (MUAC), in Messico (2016); Château de Versailles, in Francia (2015); Jewish Museum and Tolerance Center, di Mosca (2015); Gropius Bau, a Berlino (2013); Sakıp Sabancı Müzesi, a Istanbul (2013); Museum of Contemporary Art, a Sydney (2012).

Anish Kapoor ha rappresentato la Gran Bretagna alla 44a Biennale di Venezia nel 1990, dove ha ricevuto il Premio Duemila. Nel 1991 ha vinto il Premio Turner e ha ricevuto numerosi premi internazionali tra cui il Praemium Imperiale nel 2011 e Padma Bhushan nel 2012. È stato insignito del riconoscimento di Commander of the Order of the British Empire nel 2003 e del Knighthood nel 2013 per il suo contributo nelle arti visive.

Noto anche per le sue opere architettoniche, tra i progetti pubblici che ha realizzato ricordiamo, tra gli altri: Cloud Gate (2004), Millennium Park, Chicago, USA; Leviathan (2011) esposto a Monumenta 2011, Parigi; Orbit (2012), Queen Elizabeth Olympic Park, Londra; Ark Nova, una sala da concerto gonfiabile creata per il Festival di Lucerna, Giappone (2013-) e Descension, (2014) recentemente installata al Brooklyn Bridge Park, New York, USA (2017).

Le Gallerie dell'Accademia di Venezia

Ospitate nell'antico complesso architettonico composto dalla Scuola Grande, dalla chiesa e dal convento di Santa Maria della Carità, affacciata sul Canal Grande del centro storico veneziano, le Gallerie dell'Accademia custodiscono la più importante collezione mondiale di pittura veneziana dal XIV al XVIII secolo. Il museo, inaugurato il 10 agosto 1817, presenta capolavori di grandi maestri italiani e internazionali, tra cui Bellini, Bosch, Canaletto, Carpaccio, Lotto, Tiepolo, Tintoretto, Tiziano e Veronese.

La mostra di Anish Kapoor rientra in un progetto sull'arte contemporanea avviato da tempo dalle Gallerie dell'Accademia, cominciato nel 2015 con la mostra dedicata a Mario Merz passando per quelle di Philip Guston nel 2017 e Georg Baselitz nel 2019. Il progetto riflette la storia del museo, nato in seno all'Accademia per la formazione di artisti contemporanei, e raccoglie la sfida di aprire nuove opportunità di dialogo tra passato e presente.

Manfrin Project

Palazzo Manfrin fu acquistato nel 1788 dal conte Girolamo Manfrin, un ricco mercante di tabacco, che trasformò il primo piano dell'edificio in una galleria d'arte, conservando una ricca collezione di sculture, libri e stampe. La galleria divenne una delle principali attrazioni turistiche di Venezia, visitata tra gli altri da Antonio Canova, Lord Byron, John Ruskin e Edouard Manet. Dopo la morte di Manfrin, le opere della collezione furono vendute: le Gallerie dell'Accademia acquisirono ventuno dipinti, tra cui importanti capolavori come La Tempesta e La Vecchia di Giorgione, San Giorgio di Andrea Mantegna e il Ritratto di giovane uomo di Hans Memling.

Il Palazzo sarà la sede di Manfrin Project, uno spazio destinato a diventare un polo culturale vibrante e vitale per la città. In questa fase in cui i lavori di ristrutturazione sono ancora in corso, affidati all'architetto Giulia Foscari (UNA / FWR Associati), ospita ora la seconda parte della mostra veneziana di Kapoor.

Info

Gallerie dell’Accademia
Campo della Carità, Dorsoduro 1050, 30123 Venezia 
Vaporetto stop Accademia: linea 1

ORARI DI APERTURA
Lunedì: 8.15 - 14 | La vendita dei biglietti termina alle ore 13
Da martedì a domenica: 8.15 - 19.15 | La vendita dei biglietti termina alle ore 18.15

Palazzo Manfrin
Fondamenta Venier, Cannaregio 342, 30121 Venezia 
Vaporetto stop San Marcuola o Ferrovia: linea 1 
Vaporetto stop Guglie: linea 4.1, 4.2, 5.1, 5.2 

ORARI DI APERTURA
Lunedì: 10.00 - 14 
Da martedì a domenica: 10.00 - 19.00

BIGLIETTI — ACQUISTA IL TUO BIGLIETTO

Intero: € 12.00

Ridotto: € 2.00 (giovani 18 -25 anni)

Gratuito per i minori di 18 anni

È consigliata la prenotazione www.gallerieaccademia.it

call center: 800150666

per chiamare dall'estero: +39 41 5243354

  • il biglietto delle Gallerie dell'Accademia dà accesso alla visita del museo e a entrambe le sedi della mostra di Anish Kapoor (Gallerie dell'Accademia e Palazzo Manfrin) ed è l'unico titolo di ingresso valido;
  • il biglietto per le Gallerie dell'Accademia è valido unicamente nel giorno e nell'orario scelto in fase di acquisto; la visita a Palazzo Manfrin può essere effettuata il giorno della visita alle Gallerie dell'Accademia o nei due giorni successivi. L'accesso è consentito 1 sola volta;
  • nella sede di Palazzo Manfrin si potrà acquistare il biglietto unicamente con pagamento elettronico, e si dovrà contestualmente scegliere la data e orario specifico per la visita alle Gallerie; la scelta dovrà essere fatta nel momento dell'acquisto con la possibilità di scegliere il giorno in corso o i successivi due;
  • si consiglia di iniziare la visita della mostra di Anish Kapoor dalle Gallerie dell'Accademia.