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La mostra di Ritsue Mishima premiata come miglior progetto della Glass Week

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Siamo felici di annunciare che la mostra Ritsue Mishima - Glass Works​, presentata alle Gallerie dell'Accademia di Venezia dal 17 settembre al 30 ottobre 2022, è stata insignita del prestigioso Premio Fondazione di Venezia per il miglior progetto partecipante alla settimana veneziana di The Italian Glass Week.​

La seconda edizione del prestigioso Premio Fondazione di Venezia è stata assegnata sabato 24 settembre, nel corso della cerimonia che si è svolta a Palazzo Franchetti, sede dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e all’artista Ritsue Mishima per la mostra Ritsue Mishima – Glass Works, nell’ambito della settimana veneziana di The Italian Glass Weeks, il più importante evento internazionale che l’Italia dedica al vetro industriale e artistico.
La Giuria del Premio Fondazione di Venezia, composta da Jean Blanchaert (curatore e membro del Comitato Scientifico della settimana veneziana), Giovanna Palandri (Cancelliera dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e Presidente del Comitato Promotore della Settimana veneziana) e Paola Marini (Consigliere Generale della Fondazione di Venezia) ha indicato fra le motivazioni: “l’attenzione nei confronti dello spazio che ospita i suoi capolavori e il dialogo incessante tra la magia del vetro e la città imperiale da cui proviene, Kyoto. Inoltre, la perfetta sintonia con il maestro Andrea Zilio dà vita a una straordinaria collaborazione che perdura negli anni e contribuisce alla bellezza delle sue creazioni”.

Aperta al pubblico fino al 30 ottobre 2022, la mostra Ritsue Mishima – Glass Works, che cade nel bicentenario dalla morte di Antonio Canova, propone un dialogo con le opere del maestro di Possagno. Il percorso, curato da Michele Tavola, ha inizio con nove vetri che riposano sotto i bassorilievi di Canova, e prosegue con la composizione Lottatori, ispirata all’omonima terracotta dello scultore, che nel linguaggio di Mishima simboleggia la quotidiana lotta creativa degli artigiani nella lavorazione del vetro. L’artista giapponese sfrutta la viscosità del vetro veneziano per dare forma a sculture caratterizzate dalla trasparenza, i cui contorni sono definiti dalla luce e si fondono con l’ambiente circostante.

Come spiega Mishima, “nel vetro trasparente si può trovare ogni colore. Il vetro diventa luce pura e la luce riflette lo spazio circostante. La luce riflessa mi ispira e mi porta in un'altra dimensione. Il vero concetto del mio lavoro non è il vetro, ma la luce”.

"Ritsue Mishima realizza le sue opere a Murano, ponendosi nella tradizione plurisecolare di questo centro – afferma Giulio Manieri Elia, Direttore delle Gallerie dell’Accademia. È un’artista molto sensibile e attenta ai contesti in cui espone le sue opere: vetri trasparenti o argentati, che non si impongono ma propongono un dialogo molto naturale e discreto con gli ambienti e con le opere con cui condividono gli spazi. Abbiamo scelto di destinare all'artista l'ala palladiana al piano terra, ove hanno trovato posto i Gessi di Antonio Canova e siamo certi che attiveranno, con i vetri di Mishima, inediti e inaspettati colloqui".

 

FOTO: Francesco Barasciutti

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Ritsue Mishima

Ritsue Mishima - Glass works

Ritsue Mishima alle Gallerie dell’Accademia

A cura di Michele Tavola

La mostra “Ritsue Mishima – Glass works” inizialmente programmata fino al 30 ottobre 2022, verrà prorogata fino a domenica 27 novembre 2022

“Il mio vetro è trasparente e incolore, cattura e rilascia la luce e i colori che lo circondano”: in queste poche parole di Ritsue Mishima è racchiuso il significato della sua arte. Più che dai valori plastici delle forme, più che dagli oggetti in se stessi e dal materiale con il quale sono realizzati, il senso ultimo della ricerca di Mishima è restituito dall’aura luminosa che circonda le opere. Il vetro, accuratamente scelto e trattato con una tecnica personale sviluppata e affinata nelle fornaci di Murano nel corso dei decenni, è lo strumento attraverso il quale l’artista crea le atmosfere, le percezioni spaziali e le sensazioni ambientali che costituiscono l’essenza del suo lavoro. I singolari esiti estetici ottenuti sono il frutto dell’incontro tra la sua cultura d’origine e la tradizione veneziana della lavorazione del vetro.

I pezzi presentati alle Gallerie dell’Accademia instaurano un dialogo serrato e intimo con le opere della collezione permanente e con gli ambienti nei quali vengono esposti. Innanzitutto e soprattutto Antonio Canova, del quale quest’anno ricorre il bicentenario dalla morte, è il primo e principale interlocutore di Mishima. Il percorso espositivo si apre con i nove piccoli Meteoriti in vetro argentato collocati appena sotto i calchi in gesso delle quattro steli funerarie dedicate a Giovanni Falier, Willem George d’Orange, Alexandre de Souza e Giovanni Volpato. La superficie granulosa, mossa e irregolare dei Meteoriti, resa riflettente dal processo di argentatura, interagisce con il candore dei gessi con l’intenzione di amplificare la luminosità dello spazio attraversato dallo spettatore.

Nell’intimità della sala 10 i rimandi all’opera del maestro di Possagno si fanno ancora più espliciti: con i suoi Lottatori Mishima tributa un omaggio alla terracotta canoviana di medesimo soggetto collocata nell’elegante teca progettata da Carlo Scarpa, eseguita nel 1775 e ispirata al gruppo scultoreo antico conservato agli Uffizi. Un calco in gesso raffigurante i Lottatori, proveniente dalla celebre collezione dell’abate Filippo Farsetti, è esposto nella medesima sala e impreziosisce il confronto. La composizione creata dall’artista giapponese presenta due elementi distinti, lavorati separatamente in vetro soffiato e avvolti a caldo da cordoni anch’essi di vetro. Le due forme astratte si sovrappongono e si intrecciano evocando in maniera inequivocabile e potente i corpi indissolubilmente legati nella lotta che si vedono nel modello classico.

Compiendo un gesto fortemente simbolico, l’artista ha voluto che alcune sue opere (Vento, Arca di luce e due versioni di Cellula) fossero presenti anche nel Tablino dove, oltre a diversi gessi di Canova, tra i quali corre l’obbligo di citare almeno il Creugante, Madama Letizia Bonaparte e il Busto di Leopoldo Cicognara, è conservato il monumento commemorativo disegnato da Giuseppe Borsato nel quale è stata a lungo conservata la mano destra del grande scultore. Il dialogo con gli autori del passato che si incontrano alle Gallerie dell’Accademia non si esaurisce con Canova ma continua con Palladio: nella tromba della sua impressionante scala ovata, sospesa nel vuoto, si estende per otto metri e venti centimetri la Colonna di luce, composta da novanta elementi di forma tondeggiante, simili l’uno all’altro ma tutti diversi nella loro unicità. Infine, nell’atrio antistante al monumentale cortile palladiano, un lungo tavolo in metacrilato dalla superficie specchiante accoglie una quindicina di sculture che riflettono e moltiplicano la propria immagine sul supporto che li ospita: benché si tratti di pezzi autonomi, lo spettacolare effetto ottico d’insieme suggerisce di leggere questa teoria di opere come un’unica, affascinante e ipnotica installazione.

Ritsue Mishima

Ritsue Mishima nasce a Kyoto nel 1962. Si trasferisce a Venezia nel 1989. Dopo aver stabilito la residenza a Kyoto nel 2011, vive e lavora tra le due città.
Dal 1996 collabora con i maestri vetrai nell'isola di Murano, in Italia.
Sfruttando la traslucenza e la viscosità del vetro veneziano, l’artista crea sculture in vetro trasparente, che fondono i contorni della luce diventando parte dell’ambiente circostante.

Le sculture di Mishima svelano l'energia degli spazi circostanti, e vengono riconosciute ed elogiate anche come opere d'arte pubbliche. Attualmente l'artista sta espandendo la sua pratica collaborando con industrie creative come architettura, moda e design.

Mostre Personali

  • Riflessioni, Galerie Pierre Marie Giraud, Bruxelles, 2020
  • Hall of Light, ShugoArts, Tokyo, 2019
  • Lumina, Luhring Augustine, New York, 2019
  • Cristal Blanc, Galerie Pierre Marie Giraud, Bruxelles, 2017
  • Water Veins, Gallery Shibunkaku, Kyoto, 2017
  • Stars, ShugoArts, Tokyo, 2017
  • Istante, Brutto Gusto, Berlin, 2016
  • Consciousness, Galerie Pierre Marie Giraud, Bruxelles, 2015
  • Wan, Gallery Shibunkaku, Kyoto, 2014
  • Kiyosumi, ShugoArts,Tokyo, 2013
  • In Grimani. Ritsue Mishima Glass Works, Museo di Palazzo Grimani, Venezia, 2013
  • Illumination,Galerie Pierre Marie Giraud, Bruxelles, 2012
  • Dolcevita, Gallery Shibunkaku, Kyoto, 2012
  • As It Should Be, Shiseido Gallery, Tokyo, 2011
  • All That Is Solid, Hedge Gallery, San Francisco, 2011
  • Stream of Light, Brutto Gusto, Berlin, 2010
  • Frozen Garden / Fruits of Fire, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, 2010
  • 100 Years After – Unrealised Archaeology, ShugoArts, Tokyo, 2008
  • Particelle Silenziose, The Vangi Sculpture Garden Museum, Shizuoka, 2007

Mostre Collettive Selezionate

  • Glass, Textile, Lacquer & Ceramic, Erskine, Hall & Coe, London, 2018
  • Endless Energy, Toyama Glass Art Museum, Toyama, 2017
  • Asia Corridor Contemporary Art Exhibition, Nijo Castle, Kyoto, 2017
  • Contemporary Japanese Crafts, Musée Tomo, Tokyo, 2016
  • Luminous Port, Yokohama Triennale, 2014
  • Spring at Palazzo Fortuny, Museo Fortuny, Venezia, 2014
  • Recent Acquisitions, Frans Hals Museum, Haarlem, 2012
  • The Yearning for Venetian Glass at Suntory Museum, Tokyo, 2011; “...fa come natura face in foco”, 53. Esposizione Internazionale d'Arte, La Biennale di Venezia, 2009

Collezioni Pubbliche

  • Musée des Arts décoratifs, Paris
  • Boijmans Van Beuningen Collection, Rotterdam
  • Alter Hof Herding Collection, Coesfeld
  • Frans Hals Museum Collection, Haarlem
  • Museum Jan van der Togt, Amstelveen
  • The Vangi Sculpture Garden Museum, Shizuoka

Premi

  • Giorgio Armani prize for Best Artist at Sotheby’s Contemporary Decorative Arts Exhibition, London, 2001
  • Bavarian State Award at 'Exempla 2012: Glass-material between tradition and innovation', Munich

Sponsor

La mostra è organizzata in collaborazione con Ritsue Mishima Studio e con il supporto di Istituto Giapponese di Cultura, Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone, Galerie Pierre Marie Giraud, ShugoArts Gallery, Luhring Augustine Gallery, Bottega Veneta e Pentagram Stiftung.

FOTO: Francesco Barasciutti