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GEP 2024 | Giornate Europee del Patrimonio 28 e 29 settembre

GEP 2024

 

Il 28 e il 29 settembre si terranno le Giornate Europee del Patrimonio 2024. Per il tema di quest'anno il MiC ha indicato "Patrimonio in cammino": un invito a riflettere sulle relazioni fra le genti che, nel passato come oggi, si sono mosse per terra e per mare e hanno infine portato alla definizione delle nostre diverse identità.

Le Gallerie dell'Accademia sono felici di partecipare all'iniziativa, con un programma che coprirà entrambe le giornate e si intersecherà con le nostre aperture serali. Sabato sera il museo resterà aperto con orario 19:15-22:15 e biglietto al prezzo di €1.

 

Sabato 28 settembre

In sala 13 si svolgeranno due attività dedicate a persone ipovedenti e cieche, con eventuali accompagnatori e/o cani guida:

  • 15:00La tecnica di Canova, visita guidata a cura di IsolaTour
  • 16:00Canova tra forma e gusto, esperienza sensoriale a cura di Maria Giovanna Vielli e Francesco Ornella di Canovavelvet. L'esperienza è realizzata in collaborazione con Rotary Club Venezia.

È richiesta la prenotazione all'indirizzo ga-ave.marketing@cultura.gov.it. ⚠️ ATTENZIONE: Quest'attività ha raggiunto il limite degli iscritti.

Le guide di IsolaTour all'opera
Le guide di IsolaTour all'opera

 

Canovavelvet
Canovavelvet: Canova tra forma e gusto

 

Visite guidate a cura di Francesca Bartolomeoli Come rinasce un capolavoro: il restauro e la ricostruzione del soffitto vasariano, in sala XIII/A alle ore 15:00, 16:30, 18:00 e 19:20. Con lei sarà presente anche Roberto Saccuman, specialista restauratore del legno che a lungo ha lavorato sulle opere in questione.

Roberto Saccuman al lavoro sul soffitto vasariano
Roberto Saccuman al lavoro sul soffitto vasariano

 

Alle 21:00 in sala X, dove è in corso la mostra Convito di vetro, sarà possibile assistere a Vetro Vid-trum Vidère, performance estratta dallo spettacolo La donna del fuoco, di e con Chiarastella Seravalle. Studiata appositamente per questo spazio, di fronte ai vetri della mostra e al Convito di Veronese, la performance darà voce a Marietta Barovier, la prima donna a ottenere dalla Serenissima l'autorizzazione ad aprire in proprio una fornace ed esserne la titolare, nonché l'inventrice della Rosetta, la regina delle perle veneziane.

C. Serravalle, La donna del fuoco
Chiarastella Serravalle, La donna del fuoco

 

Grazie al progetto di valorizzazione finanziato dal MiC, il museo rimane aperto oltre il normale orario di visita: la biglietteria chiuderà, come di consueto, alle 18:15, per riaprire a 19:15 col prezzo del biglietto d'ingresso eccezionalmente di €1.

La biglietteria chiude definitivamente alle 21:15, il museo chiuderà alle 22:15, le operazioni di chiusura iniziano mezz'ora prima.

 

Domenica 29 settembre

Alle ore 15:00, in sala 2 si terrà la visita guidata Dalla tela alla trama, storie di arte e di tessuti, a cura di Francesca Fraticelli, in dialogo con Antonella Chiodo di Fondazione Rubelli. Un viaggio alla scoperta dell'iconografia di queste trame, dei viaggi che hanno fatto, spesso dall'oriente, per approdare sulle opere dei nostri capolavori, con l'aiuto materiale dei campioni dell'archivio della Fondazione.

Un velluto dall'archivio della Fondazione Rubelli
Un velluto dall'archivio della Fondazione Rubelli

 

Sempre alle ore 15:00, in sala multimediale avrà luogo il laboratorio didattico I viaggi di san Marco, a cura del personale dei Servizi Educativi (max 8 bambini, è gradita la prenotazione telefonica: 0412413942).

G. Mansueti, Tre episodi della vita di san Marco
Giovanni Mansueti, Tre episodi della vita di san Marco

 

In sala X alle 16:00 Silvia Salvini e Roberta Battaglia accompagneranno i visitatori alla scoperta della mostra Convito di vetro e del capolavoro che l'ha ispirata, con la visita Il convito in casa di Levi, dialogo tra tela e vetro.

Convito di vetro
Convito di vetro

 

🆕Chiude la programmazione delle GEP2024 la visita guidata delle 17:00 Canova tra modelli e bozzetti a cura di Silvia Salvini abbinata all'esperienza sensoriale Canova tra forma e gusto a cura di Maria Giovanna Vielli e Francesco Ornella di Canovavelvet. L'esperienza è realizzata in collaborazione con Rotary Club Venezia (attività aperte a tutti, su prenotazione fino ad esaurimento posti. Per prenotazioni ga-ave.marketing@cultura.gov.it)

Il capolavoro di Giorgio Vasari a Venezia – CONFERENZA STAMPA

Si è svolta oggi, alla presenza del Ministro Gennaro Sangiuliano, la conferenza stampa di presentazione del soffitto che Giorgio Vasari dipinse per Palazzo Corner Spinelli a Venezia, finalmente ricomposto integralmente.

 

Dopo quasi cinque secoli dalla sua realizzazione, avvenuta nel 1542, le Gallerie dell’Accademia presentano alla stampa, mercoledì 28 agosto 2024, la straordinaria e inedita ricomposizione integrale del soffitto ligneo dipinto da Giorgio Vasari per Palazzo Corner Spinelli, sul Canal Grande, a Venezia.

 

Nell’anno delle celebrazioni dei 450 anni dalla morte del pittore, scrittore e biografo aretino (Arezzo, 1511 - Firenze, 1574), viene riproposta la completa e, solo fino a qualche anno fa, impensabile ricostruzione del soffitto Corner, andato disperso nei suoi elementi componenti sul finire del Settecento, e che, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo, sono stati riacquistati, in Italia e all’estero, per iniziativa del Ministero della Cultura e, in particolare degli Istituti territoriali veneziani, per essere conferiti alle Gallerie dell’Accademia. 

 

«La ricomposizione dell’opera di Vasari - commenta il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano - aggiunge un tassello importante alla comprensione e alla lettura della storia dell’arte. Le tavole dipinte dal genio aretino possono finalmente essere restituite al pubblico. L’importante campagna di ricerca e fundraising che ha consentito la riacquisizione dell’opera è l’ulteriore conferma di quanto sia necessario e fecondo il rapporto tra pubblico e privato nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Per questo ringrazio sentitamente tutti i soggetti promotori di questa ennesima grande impresa italiana».

 

«Un evento che pochi musei al mondo possono vantare e che corona un lungo lavoro di acquisizione, restauro, studio preliminare e progettazione del riassemblaggio dei comparti dell’insieme - sottolinea il direttore delle Gallerie Giulio Manieri Elia - Più di due secoli fa, Venezia ha assistito al progressivo disperdersi, in frammenti, di uno dei suoi gioielli artistici. Sono circa quarant’anni che lo Stato italiano ha intrapreso, su iniziativa dell’allora Soprintendenza storico-artistica veneziana e grazie a un proficuo coordinamento tra gli Uffici del Ministero della Cultura e alla fattiva collaborazione di fondazioni internazionali, enti pubblici e società private, una lodevole iniziativa volta a rintracciare e recuperare i frammenti di questo prezioso manufatto, che, come un puzzle, si è andato via via ricomponendo». 

 

Il soffitto ligneo con le sue nove tavole dipinte, otto quelle recuperate, costituisce un capolavoro assoluto, che agevola l’influenza che l’arte manierista centroitaliana ha avuto sui grandi artisti veneziani del Cinquecento e in particolare su Tintoretto, Tiziano e Veronese, che riprendono alcuni spunti e figurazioni di quest’opera.

 

Le Gallerie presentano l’opera, inedita nel suo insieme e restaurata nelle sue parti componenti per l’occasione, in una sala interamente dedicata posta lungo la loggia palladiana e la espongono rigorosamente a soffitto, in un ambiente immersivo che ripropone con attenzione e cura la camera di Palazzo Corner cui era destinata, riportando il visitatore indietro nel tempo. 

 

Nel 1541 Vasari giunge a Venezia e ottiene l’incarico di dipingere il soffitto a cassettoni di una sala, la cosiddetta camera nova, del palazzo che Giovanni Corner, appartenente a una delle famiglie più influenti e nobili di Venezia, ha da poco acquistato dalla famiglia Lando sul Canal Grande.

 

Vasari realizza una ricca composizione costituita da nove scomparti, corrispondenti alle cinque Virtù e a quattro Putti destinati agli angoli della sala, per un totale di 12 metri quadrati di tavole dipinte. Al centro, nel comparto rettangolare, si erge la Carità, cui guardano, in un gioco di rimandi e sguardi, le altre virtù: la Speranza e la Fede, sui lati più lunghi, la Pazienza e la Giustizia, su quelli più corti. 

 

Come è emerso dagli studi sull’opera, Vasari introduce delle varianti rispetto al tema classico del Trionfo delle Virtù, accostando al soggetto centrale nelle cinque tavole un esempio positivo, che rafforza ed esprime il concetto della virtù in questione, e uno negativo, che contrasta e si oppone al soggetto stesso.  Questo dettaglio non è secondario, poiché è proprio la corretta attribuzione di un esempio negativo, il Giuda che si toglie la vita, per anni ritenuto un brano indipendente dall’opera del Vasari per Palazzo Corner, all’apparato decorativo del soffitto ad aver fornito la chiave interpretativa dell’iconologia dei singoli comparti, attribuendo nuovo significato all’unità della composizione.  

 

È intorno alla metà del Settecento che le opere vengono smontate dal soffitto di palazzo Corner-Spinelli e trasferite altrove. Sul finire del XVIII secolo comincia la vera e propria dispersione, che vede una lunga peregrinazione dei comparti divisi in collezioni private italiane ed estere. 

 

Le tavole di Fede e Speranza vengono ridotte di dimensione e dall’Allegoria della Speranza viene addirittura creato un soggetto autonomo: il cosiddetto Suicidio di Giuda. Quest’ultimo è il primo frammento riacquistato dallo Stato, nel 1980, e destinato al Museo di Casa Vasari ad Arezzo, poiché non si riteneva all’epoca facesse parte del complesso di Casa Corner a Venezia. 

Nel 1987 comincia la lenta, ma continuativa acquisizione dei comparti a partire dall’Allegoria della Giustizia e Allegoria della Pazienza e due Putti con Tabella che vengono acquistati dallo Stato e destinati al patrimonio delle Gallerie dell’Accademia. 

Nel 2002 è la volta di un ulteriore Putto con Tabella e, il medesimo anno, le Gallerie ottengono il comparto con l’Allegoria della Carità, appartenente dall’Ottocento alla Pinacoteca di Brera, ma depositata dagli anni Settanta del Novecento nel Museo di Storia Patria di Gallarate. 

Nel 2013 viene acquistata a Londra l’Allegoria della Fede e nel 2017 si perfeziona l’acquisto dell’ultimo frammento, l’Allegoria della Speranza.

Gli unici frammenti al momento dispersi sono il quarto Putto con Tabella e due frammenti resecati dal comparto con l’Allegoria della Fede.

Conferenza stampa del Soffitto Vasariano

Diverse sono le realtà che, in accordo con il Ministero della Cultura e la Soprintendenza per il Polo museale veneziano, hanno reso possibile questa straordinaria iniziativa. In particolare, Venetian Heritage, che ha supportato le Gallerie dell’Accademia dal punto di vista economico e organizzativo e ha finanziato il volume (Marsilio Arte), dove si ripercorre la storia del soffitto. Inoltre, Venice in Peril Fund, Pro Venezia Sweden, Fondazione di Venezia, Vela SpA, MSC crociere, SAVE SpA, Consorzio Venezia Nuova e Fondazione Veneto. L’Ambasciata italiana a Londra e il Consolato hanno collaborato e reso disponibile la sede per sottoscrivere il contratto d’acquisto dell’Allegoria della Fede.  

 

L’esposizione al pubblico della ricomposizione del celebre soffitto cassettonato arricchisce in maniera significativa il patrimonio artistico nazionale e segna il punto di arrivo di un lungo e complesso percorso di indagini e acquisizioni durato oltre quarant’anni, esempio virtuoso della continuità di azione dello Stato per riunire le tavole disperse di questa opera fondamentale per la storia dell’arte. 

 

In occasione della ricomposizione, Marsilio Arte pubblica un piccolo ma prezioso volume curato dal direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, Giulio Manieri Elia, che presenta un saggio che ripercorre le vicende critiche e collezionistiche delle tavole fino alla riunione e all’allestimento museografico; l’intervento di Rossella Cavigli dedicato al restauro dell’opera; il contributo di Luisa Caporossi, che si concentra sulla lettura iconologica del soffitto Corner.

 

L'inaugurazione aperta al pubblico si svolgerà alle ore 17.00, con visite guidate a cura di restauratori e storici dell'arte delle Gallerie.

 

Alle 19.30 è in programma un concerto di musiche rinascimentali eseguito dall'ensemble strumentale e vocale del dipartimento di musica antica del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

 

Al termine del concerto riprenderanno le visite guidate e il museo resterà aperto eccezionalmente fino alle 23.15 (ultimo ingresso 22.15).

 

 

Ufficio stampa Gallerie dell’Accademia di Venezia

Marsilio Arte | Giovanna Ambrosano: g.ambrosano@marsilioarte.it

ufficio.stampa@marsilioarte.it 

 

Materiali stampa

https://bit.ly/3XfJkID

 

 

 

 

 

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Comunicato stampa - Vasari.pdf 492.98 KB

Convito di vetro

Convito di vetro

In occasione della Venice Glass Week 2024 le Gallerie dell'Accademia presentano la mostra Convito di vetro, un'installazione monumentale di oltre 200 manufatti in dialogo con il Convito in casa di Levi, capolavoro di Paolo Veronese.

Da un'idea del direttore del museo Giulio Manieri Elia, realizzata in collaborazione con Pentagram Stiftung e curata da Sung Moon Cho, verrà allestita un'installazione monumentale e site-specific con una tavola maestosa in cui un banchetto di vetro, che ripercorre un secolo di storia di quest'arte a Murano, sarà messo in dialogo con quello dipinto nel 1573 da Veronese.

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Vittorio Zecchin, Vasi Veonese in quattro colori

Vittorio Zecchin, V.S.M. Cappellin-Venini & C. o Venini & C., Vasi Veronese in quattro colori, 1921-1925

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Paolo Venini, Coppe

Paolo Venini, Venini & C., Coppe, anni 1940

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Tapio Wirkkala, Bottiglia serie Pavoni e Ciotola serie Coreani

Tapio Wirkkala, Venini & C., Bottiglia serie Pavoni, 1982, Ciotola serie Coreani, 1980

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Laura de Santillana, Serie Sei sensi

Laura de Santillana, Linea Vetro (Simone Cenedese), Serie Sei sensi: caraffe e bicchierini Cuore in vetro inciso o con applicazione di foglia d'oro, piatti Palm Boat in vetro bianco inciso e molato, piatti ovali in vetro inciso o trasparente (blu, verde, ametista), 1998

Parallelamente alla rassegna alle Gallerie dell'Accademia, presso il Centro Studi del Vetro della Fondazione Giorgio Cini sarà esposta una selezione di archivi relativi alla produzione di vetri da tavola muranesi del Novecento, in modo da offrire una visione più completa di questa affascinante storia.

 

La mostra è accompagnata dal catalogo pubblicato da b-r-u-n-o.it (Venezia) e curato da Sung Moon Cho con il coordinamento di Francesca Nisii.

 

La mostra aprirà al pubblico il 14 settembre e chiuderà il 3 novembre 2024.

 

Inaugurazione

L'apertura al pubblico è prevista per il 14 settembre alle ore 16:00.

Seguiranno delle visite guidate gratuite (le visite si terranno in italiano se non diversamente specificato):

  • 16:15 visita guidata con la curatrice Sung Moon Cho
  • 17:00 visita guidata con la curatrice Sung Moon Cho
  • 20:00 visita guidata con un esperto del museo
  • 21:00 visita guidata (in inglese) con un esperto del museo
  • 22:00 visita guidata con un esperto del museo

 

Ufficio stampa Gallerie dell'Accademia

Marsilio Arte | ufficio.stampa@marsilioarte.it 

Giovanna Ambrosano | g.ambrosano@marsilioarte.it | +393384546387