NEL SEGNO DI GENTILE E GIOVANNI BELLINI
Intorno alla bottega dei fratelli Gentile e Giovanni Bellini gravitarono la maggior parte degli artisti operanti a Venezia tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento.
La pittura di Giovanni Mansueti, attivo prevalentemente nei grandi cicli belliniani per le sedi delle confraternite veneziane, si caratterizza per l'utilizzo di quinte architettoniche prospettiche entro le quali i personaggi manifestano una fissità ancora quattrocentesca.
Cima da Conegliano, pur partendo da soluzioni proprie di Giovanni Bellini, si distingue per una peculiare attenzione al dato paesaggistico, connotato da nostalgiche rievocazioni della terra natale e dalla luce limpida che sembra cristallizzare l'immagine in una sublime eternità.