Datate al 1490, le tavole con le due sante erano ricordate originariamente nella chiesa veneziana di San Geminiano in piazza San Marco a Venezia, oggi distrutta, prima ai lati dell’altare nella cappella del Cristo, poi in una stanza vicino alla sagrestia. Un cartiglio nella parte inferiore della tavola con santa Barbara riporta la data e il nome del pittore Bartolomeo Vivarini. Le due sante sono rappresentate stanti all’interno di una nicchia, con in mano i rispettivi attributi del martirio: la torre per santa Barbara, il libro e il vasetto di unguento per Maria Maddalena. Sono opere che testimoniano l’ultima attività artistica di Bartolomeo, che sviluppa progressivamente una tendenza a monumentalizzare le figure ed allo stesso tempo ad addolcirne le posture in forme più aggraziate, già anticipatrici del nuovo secolo.
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