ESPOSIZIONE E CONSERVAZIONE DEL DISEGNO
Le ragioni di tutela impongono di conservare il disegno in un ambiente protetto dalla luce e con un costante controllo dei valori microclimatici. Per tali ragioni i disegni e le stampe non sono esposti in modo permanente.
TESTA DI CRISTO CON UNA MANO CHE GLI AFFERRA I CAPELLI
L’intenso e drammatico disegno delle Gallerie dell’Accademia mostra il volto di Cristo di tre quarti con lo sguardo rivolto alle sue spalle dove una mano, visibile a sinistra, lo afferra per i capelli. La presenza della corona di spine non permette equivoci nell’identificazione del soggetto che raffigura il momento in cui Cristo, dopo essere stato flagellato e schernito, fu costretto a portare la croce per salire al monte Calvario.
Meno certo il momento in cui il disegno fu realizzato, anche se sembra ormai prevalente una sua collocazione dopo il 1490-1495, momento in cui Leonardo, lavorando alla progettazione del Cenacolo in Santa Maria delle Grazie, avviò una riflessione sul tema della Passione di Cristo. Non è chiaro se il foglio dell’Accademia sia un disegno isolato o lo studio preparatorio per un dipinto perduto o forse mai realizzato. Probabile, tuttavia, che la composizione sia stata portata dall’artista a Venezia durante il suo breve soggiorno in laguna nei primi mesi del 1500, poiché un suo riflesso si può cogliere nella straordinaria e altrettanto intensa tavola del Cristo portacroce di Giorgione della Scuola di San Rocco.
I riflessi luminosi osservabili in particolare a luce radente inducono a pensare che la punta metallica utilizzata dall’artista sia stata in questo caso una punta d’oro.