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Realizzato dal Tiepolo appena dopo il suo rientro da Milano nel 1732, il dipinto proviene dalla soppressa chiesa padovana dedicata a san Prosdocimo, dove lo ricorda una guida settecentesca su un altare a fianco del maggiore dalla banda dell’Epistole (Rossetti). L’opera, gremita di figure, accoglie la luce nella parte alta dove, al culmine di un impianto compositivo piramidale, spiccano il san Giuseppe in atteggiamento estatico e il piccolo Gesù adagiato su un altare marmoreo. Sant’Anna, dal volto profondamente malinconico, guarda in basso unendo le mani in preghiera. In primo piano Francesco di Paola varcando con lo sguardo il limite fisico della tela invita il fedele a prendere parte all’episodio sacro; ai suoi piedi, esibito, il libro della regola dell’Ordine dei Minimi da lui fondato. Concludono la scena i santi Antonio da Padova e Pietro d’Alcantara: quasi completamente in penombra, il primo regge dolcemente il giglio della purezza mentre al secondo è accostata una possente croce lignea.