Le due tavole raffiguranti una ancora non identificata santa martire e santa Chiara, datate al 1485 circa, sono ricordate dal Boschini (1664) ai lati di un altarino sotto il coro delle monache nella chiesa di San Daniele a Murano, inizialmente officiata da monache benedettine, successivamente dal 1437 dall’ordine delle agostiniane per opera di Chiara Ogniben Sustan, prima abadessa della nuova comunità. La precisa caratterizzazione psicologica dell’espressione del volto della santa omonima ha fatto supporre che possa trattarsi di un ritratto o di un’opera in suo onore; l’intensità dello sguardo è accentuata anche dal contrasto tra il bianco che incornicia il viso e il nero della veste. Le figure, spoglie di qualsiasi elemento decorativo eccetto degli attributi del martirio, esprimono austerità morale e spirituale.