Il padre di Orsola conclude le trattative e affida agli ambasciatori il dispaccio con le condizioni imposte dalla figlia per il matrimonio. È possibile che Carpaccio si sia ispirato alle cerimonie che si tenevano in palazzo Ducale, come suggeriscono la presenza del baldacchino sorretto da festoni di bosso, simbolo del potere ducale, e dello scrivano in secondo piano. Il fascio di luce che filtra dalla sinistra inonda la grande sala aperta su un cortile, sontuosamente impreziosita da marmi policromi.