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Allestimento temporaneo

Pervenuta alle Gallerie come dono di Girolamo Contarini nel 1838 la tavola prende il nome dai due pioppi svettanti simmetricamente ai lati del tendaggio verde che fa da sfondo al gruppo della Madonna col Bambino. La presenza della data 1487 congiunta alla firma sul parapetto in finto marmo verde è di estremo interesse in quanto è la seconda – dopo il 1474 del Ritratto Fugger di Pasadena, peraltro non più visibile – presente su un’opera del maestro. La tavola si pone quindi come riferimento cronologico imprescindibile nella scansione cronologica del corpus del maestro, oltreché uno dei vertici qualitativi da lui raggiunti nella declinazione del tema. Di grande modernità e riuscitissimo effetto naturalistico è il richiamo dell’ombra proiettata dalla Vergine sul tendaggio teso alle sue spalle che contribuisce a rendere il senso di una luce calda, di sole al tramonto, che si intravede anche nel chiarore diffuso tra le foglie degli alberi e nella linea dell’orizzonte che segna il lento crescere delle colline verso le cime innevate sul fondo. Il cartone del gruppo con la Vergine e il Bambino è ripreso da Bellini nella Madonna con il Bambino tra i santi Paolo e Giorgio conservato pure alle Gallerie dell’Accademia. Dell’opera si conosce una replica di bottega, transitata in diverse collezioni private.